04.11.2022
Avviate le nuove prenotazioni per auto elettriche e ibride plug-in sulla piattaforma del MISE.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha aperto la nuova fase dello schema di sostegno, per l'acquisto di veicoli a zero o basse emissioni.
Dal 2 novembre è infatti possibile prenotare sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it i nuovi incentivi per l’acquisto di auto con emissioni
di CO2 fino a 60 g/km (ibride plug-in o elettriche), secondo la nuova formulazione stabilita dal DPCM adottato dal governo all’inizio di agosto:
su proposta del ministro Giancarlo Giorgetti, sono stati apportati dei correttivi al precedente schema agevolativo con l'obiettivo di allargare
la platea dei beneficiari e favorire i redditi bassi.
I CORRETTIVI
La principale novità riguarda i cittadini con un Isee inferiore a 30 mila euro: per l’acquisto di veicoli di categoria M1,
elettrici e ibridi plug-in, potranno beneficare per il 2022 di un incremento del 50% dei contributi finora previsti sulla base delle risorse già stanziate.
Dunque, il bonus sale da 3.000 euro a 4.500 euro e, con la contestuale rottamazione di un mezzo ante Euro 5, da 5.000 a 7.500 euro,
nel caso di auto con emissioni nella fascia 0-20 g/km CO2 e con prezzo pari o inferiore a 35.000 euro (Iva esclusa). Per le vetture nella fascia 21-60 g/km e con listini
pari o inferiore a 45.000 euro, è previsto che l'incentivo salga da 2.000 a 3.000 euro e, con la rottamazione, da 4.000 e 6.000 euro.
Inoltre, i nuovi ecobonus spetteranno anche alle società di noleggio (diverse dal car sharing), purché mantengano la proprietà dei veicoli almeno per 12 mesi:
potranno ottenere fino a un massimo di 2.500 euro con rottamazione (1.500 euro senza rottamazione) per veicoli nella fascia 0-20 g/km e prezzi di sotto dei
35 mila euro e fino a 2.000 euro (1.000 euro senza rottamazione) per la fascia 21-60 g/km CO2 con listini sotto i 45.000 euro.
L’ampliamento della platea di beneficiari degli incentivi, dovrebbe dare una spinta alla vendita dei modelli a basse emissioni in frenata negli ultimi mesi
tanto che, le risorse in capo alle due tipologie di Ecobonus destinate ai modelli a minor impatto, sono ancora consistenti e sfiorano i 300 milioni di euro
da utilizzare entro fine anno.